giovedì 8 giugno 2017

Vittorio Amadio. Tele d'inganno #1


In fondo son come le trame. Quelle complesse dell'intreccio amoroso o quelle lineari di un rapporto affettivo. Si vive sospesi fra trame oscure e complotti, non sempre legittimi, non sempre reali. E così, come ogni intreccio che si rispetti, le tele di Vittorio Amadio volgono verso l'amoroso che in questo caso è per il suo modo di intendere l'arte. Si può partire da una spatolata, perché il pennello non ha la stessa capacità coprente, e sfociare in un delta nel quale i colori si confondono e frullano come i passeri d'inverno. Quelle di Vittorio Amadio sono situazioni, le sintesi di momenti profondi una vita nella speranza che ce ne sia un'altra e un'altra ancora. La velocità del gesto, del momento in cui l'opera prende forma, è la conseguenza di pensieri che emergeranno sono dopo, quando il quadro sarà finito e quel momento, a volte un istante, fissato indelebilmente sulla tela.
E poi rimirarla, quella tela, come fosse la sublimazione dell'esistenza, di un insieme che abbraccia simultaneamente la vita e la morte, la tristezza e l'allegria, il canto e il sonno. In fondo son come le trame: tele d'inganno.

Nessun commento:

Posta un commento