Il preludio linguistico di ogni
possibile redenzione. Ascolto un concerto in questa immagine... il
direttore d'orchestra è un insetto, capace di gestire confronti, tra
grilli parlanti e pendoli... (di Foucault o di orologio). Un azzurro
elettrico... 'notturno' sfumato, tra pudore di sé e metamorfosi in
atto... Pieghe, a balze: il volto si priva di se stesso, rinuncia;
dichiara la morte dello specchio... Pure lo sguardo e la parola a
fior di labbra... si realizzano in un gesto di dimissione: quell'oro
pendulo che oscilla, goccia formidabile sparata dal non so dove,
sospesa tra occhio arreso e bocca disarmata... Ascolto, sono quel
vibrato, che non dimentica i resti della spinosa cresta...né,
infine, il tocco puro della coda, azzurra... Blu con nero,
blu-con-nero 'tentato' dal bianco... Colore più elettrico che mai...
perfettamente sonoro, tocco da cui non si torna. Dinosauro o grillo,
non importa: in questa figura di santo è la purezza del gesto. Che
afferma la dimissione oculare e verbale dalla sanzione che uccide,
dal giudizio sterile. Sguardo e parola 'servono' invece l’emergenza
della redenzione. Una redenzione in atto. Goccia d'oro qui e ora,
plesso solare di un altrove in perpetuo accadere: essi valgono
‘reciprocamente’, reciprocamente affrontandosi, tra gioco e
sacrificio. Questa immagine è per me esattamente il cristallizzarsi
(...o, meglio, è la crisalide) di quel supremo rischio… alla
soglia dell'annullamento della lingua, che Franz Kafka annuncia
parlando di "assalto al limite"... Per una nuova coscienza,
una nuova libertà, paradossalmente più fraterna, attraverso la
struggente traccia animale... che ci appartiene. Questa immagine mi
entusiasma. Ci offre la possibilità di rispondere, con i sensi vivi
e il pensiero acceso, a un linguaggio assolutamente nuovo. Ringrazio
l'autore, ringrazio chi lo riconosce e, volendo condividere, ci dona
tale occasione...
Edelweiss Cinaglia
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